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Sabato 12 dicembre 2020 gli studenti di Poliedri hanno dialogato con due sindaci liguri “imprestati” al servizio delle Istituzioni: Ilaria Caprioglio, Sindaco di Savona (già avvocato, scrittrice e studiosa militante del disagio adolescenziale), ormai agli ultimi mesi di mandato e di Emanuele Moggia, Sindaco di Monterosso al Mare (ingegnere consulente per il controllo e la regolazione dei consumi di energia, già studente della Scuola di Poliedri) all’inizio del secondo mandato.

sindaci moggia caprioglio

Con la competenza di chi opera nella “cosa pubblica”, essi hanno inquadrato il Comune nell’architettura costituzionale, illustrandone le funzioni, l’autonomia finanziaria e più in generale politica e amministrativa (Emanuele Moggia) e i rapporti con Provincia e Regione, i rispettivi compiti e poteri, le forme di aggregazione e collaborazione sperimentate a livello locale (Ilaria Caprioglio). Hanno poi trattato i temi istituzionali con rigore tecnico, coordinandosi in modo organico, conferendo all’esposizione la potente attrattiva della ricchezza di un’esperienza maturata “sul campo”: illustrando in particolare, anche sollecitati, le misure adottate per affrontare l’impatto pandemico sui territori amministrati.

Gli studenti hanno avuto modo di conoscere anche il percorso di maturazione della loro scelta, inizialmente sofferta ma poi convinta, di accettare la sfida, delicata e audace, di diventare sindaci di due Comuni, quali Savona e Monterosso, in condizioni gravemente dissestate.

La partecipazione di tutti è stata attenta, impegnata, anche emotivamente intensa per la limpidezza dell’esposizione personale dei sindaci, che con genuina naturalezza hanno mostrato il “volto amico” dell’Istituzione, reso trasparente dal desiderio sincero di servire la comunità.

E la risposta degli studenti è stata di assoluta sintonia con gli stimoli ricevuti, di sollecitazione dei relatori con domande e soprattutto attraverso il laboratorio nei tre gruppi autogestiti, in cui sono stati suddivisi per confrontarsi sui due temi così individuati:
a) le modalità più efficaci di comunicazione del Comune per informare e sensibilizzare i cittadini sulle attività realizzate;
b) la promozione di una loro più matura consapevolezza partecipativa quali cittadini responsabili.

Le riflessioni e le proposte elaborate in ognuno dei tre gruppi, restituite nella condivisione plenaria, sono state essenzialmente incentrate sull’ascolto dei bisogni del territorio e sull’educazione dei cittadini a un dialogo costruttivo con il Comune: in rapporto di collaborazione reciproca per il ripristino di quella fiducia coessenziale alla realizzazione del “patto di convivenza”, a base di ogni società civile.

I ragazzi hanno poi auspicato il ritorno a forme di comunicazione più semplice e diretta, più agevolmente fruibili da tutti rispetto a quella dei social. Ed hanno espressamente invitato a ricostituire il luogo d’incontro dei cittadini nelle piazze, care ai giovani d’oggi per la dimensione di autentica prossimità e di corresponsabilità per una migliore qualità di vita dei territori abitati.

La sintesi della mattinata è allora la riscoperta di una circolarità virtuosa, nello spirito della Costituzione, di impegno e di servizio delle Istituzioni verso le Persone e di queste verso quelle, attraverso le formazioni sociali (art. 2 Cost.), da inverare con il concorso di una mobilitazione di ciascuno e di tutti, insieme…

Autore

  • Adriano Patti

    Nato a Genova nel 1959, è magistrato dal 1985 e attualmente presso la Corte di Cassazione. Autore di numerose opere giuridiche principalmente nell’ambito del diritto fallimentare, è impegnato da anni nell’educazione alla legalità in particolare dei giovani, con incontri nelle scuole superiori o nelle associazioni. L’esperienza di questa attività di sensibilizzazione ha prodotto la sua prima opera non giuridica, Perché la legalità? Le ragioni di una scelta (Vita e Pensiero, 2013) e successivamente Itinerari di silenzio (Mimesis, 2015), Ascolto via al dialogo (San Paolo, 2018), Sinfonia. Appunti per un nuovo umanesimo? (LB Edizioni, Bari, 2020).

    Patti Adriano