Le nocciole sono una delle tipologie di frutta secca più gustose ed amate in assoluto, tanto che in Italia esistono dei veri e propri campi in cui vengono coltivate; ne sono un valido esempio le nocciole della Valle di Giffoni, a Salerno. Questi deliziosi e sferici frutti vengono ottenuti da una pianta in particolare, il nocciolo, definito in botanica come Corylus avellana.
Il Corylus avellana è una pianta ingannevole: potrebbe sembrare che non necessiti di troppe cure ma, in realtà, ha bisogno di tanti piccoli e costanti accorgimenti per far sì che la sua produzione sia sempre abbondante e di qualità. Di seguito ci concentreremo su quanto concerne la potatura del nocciolo.
Nocciolo: quando si pota?
In Italia la coltivazione delle nocciole è un qualcosa di particolarmente serio, tanto che in alcune regioni questi frutti secchi hanno guadagnato la denominazione IGP (indicazione geografica protetta). Il nocciolo è un albero che fruttifica verso la fine del mese di agosto: quando il frutto giunge a maturazione, perde gran parte della sua idratazione. Questa è la ragione per cui spesso si staccano da sole dagli alberi e cadono a terra; ma è anche il motivo principale per il quale si raccolgono facilmente.
La raccolta delle nocciole si ha a partire dagli inizi del mese di settembre e molto spesso, data la grande produzione, si protrae anche verso la fine di ottobre. In base a queste caratteristiche, il nocciolo si può potare durante tre momenti specifici: a fine raccolto, dunque verso l’inizio di novembre. Abbiamo, poi, la potatura di fine inverno (verso la fine di febbraio) e la potatura pre-estiva (intorno all’inizio del mese di maggio).
Alcuni consigli sulla potatura del nocciolo:
In realtà, la potatura del nocciolo dovrebbe avvenire in maniera delicata e costante. In particolare, sarebbe meglio effettuare dei piccoli tagli durante tutt’e 3 i periodi indicati, ovviamente verificando le condizioni in cui versa il nostro albero da frutto. Per una potatura efficace del nocciolo, ci sono dei consigli da seguire:
- Attenzione ai rami di produzione: il nocciolo fruttifica dai rami vecchi di un anno. Su questi ultimi saranno presenti delle infiorescenze, di cui: quelle gialle sono maschili e rilasciano un polline causa di allergie; mentre quelle femminili, ovvero quelle che effettivamente fruttificano e producono le nocciole, hanno un’infiorescenza impercettibile di colore rosso;
- Potatura a vaso cespugliato: questa prevede di andare ad eliminare tutti i rami centrali dell’albero di nocciolo con una motosega, facendolo diventare una sorta di cilindro cavo.
- Eliminare i rami che si intrecciano: questi possono essere molto dannosi in quanto sfregano tra di loro e creano delle lacerazioni ai rami principali, i quali verrebbero esposti maggiormente al rischio di sviluppare malattia fungine e non solo.
I rami che si intrecciano possono rappresentare un grosso problema per un albero come il nocciolo. Ci sono stati anche casi in cui, a seguito di determinate temperature climatiche, i rami si sono fusi. Ciò ha comportato un peso abnorme nella pianta e, alla fine, i rami si sono spezzati e si è persa anche la possibilità di un raccolto di successo.
Come già detto in precedenza, la potatura del nocciolo non deve avvenire in maniera troppo aggressiva, altrimenti l’albero ne risentirebbe tantissimo. Anzi, non deve avvenire neanche tutta insieme: è meglio fare dei tagli più piccoli ma costanti, che possono durare anche 4 o 5 anni. Tagliare tutto insieme potrebbe far morire la pianta!